SUPERIORE

Spigolini VS Morbidini

Spigolini VS Morbidini

Ciao amici,

sono nella mia adorata cucina, è qui che scrivo sempre e mi concentro meglio. Per me ho scelto una casa “cucinocentrica” perché anche da piccola, quando vivevo a casa dei miei genitori, era la stanza più viva e accogliente. Lo è anche adesso, che sono un po’ più grande.

Oggi sto pensando agli spigoli e alle morbidezze che ci circondano e che un po’ ci rappresentano.

Siamo proprio tutti un po’ diversi e lo raccontiamo tanto, soprattutto stando in silenzio. Si vede dai vestiti che scegliamo, da come ci pettiniamo, dai colori che preferiamo e dalla casa che ci costruiamo intorno. C’è chi ama l’ordine preciso preciso e chi quello un po’ caotico, ma dove a suo dire trova tutto. C’è chi ama vestirsi e pettinarsi senza che nulla prenda una direzione diversa da quella che vorrebbe lui e quelli che fluttuano svolazzanti a colpi di vento. Tutto questo trovo che sia bellissimo.

Anche le nostre casette ci rappresentano tanto, c’è chi arreda tutto al millimetro con nulla fuori posto e con volumi netti e ordinati, dove nessun tessuto o quasi fa una piega, dove anche i profumi sono scelti in modo attento e ricercato. Persone che amano avere una casa ordinata e netta, non necessariamente comoda, ma sicuramente senza fronzoli. In casa loro non troverete mai l’oggetto spaiato o che non c’entra niente, tutto ha un senso e tutto ha un posto. I colori sono scelti con molta attenzione e di solito poco azzardo perché se si osa poi è un attimo che ti stanchi e così scelgono un insieme coerente e ordinato di nuance studiate attentamente. Di solito ti accolgono in casa scusandosi per il disordine che non c’è e ti offrono un delizioso caffè in una fantastica tazzina accomodata su un piattino di un servizio ancora completo, pezzo unico firmato dal designer di fama internazionale.

E poi ci sono i morbidini, quelli svolazzanti, quelli che hanno la casa che sa di caffè se l’hanno appena fatto o di bucato se hanno appena steso. Quelli che hanno arredato il loro posticino con oggetti comprati perché quel giorno si sentivano così, con case dai colori non sempre coerenti, ma che nell’insieme stanno benissimo. Quelli che spostano spesso i mobili e hanno tanti cuscini diversi. Quelli che non si scusano per il disordine e ti offrono il caffè in una tazzina senza piattino comprata in una bancarella al Baloon chissà quando.

Io ho la fortuna di vivere con due piccoli morbini e un adorabile spigolino ed è bellissimo che ci siano modi così diversi di stare al mondo.

Mi scuso per chi non si sente rappresentato, adesso osservo ancora un attimo e mi dedicherò anche voi (o in fondo siamo tutti un po’ spigolini e un po’ morbidini…).

Alla prossima.

Photo credits:
Ursus Wehrli, The Art Of the Clean Up: Life Made Neat and Tidy

Immagine copertina:
Alighiero Boetti, Ordine e Disordine, 1973

 

 

 

Giorgia Pistono, psicologa psicoterapeuta. Vive a Torino, ha tre figli e un cane di nome Lola. Lavora da anni in un piccolo studio nel cuore della città accogliendo persone che stanno passando piccoli o grandi momenti di vita un po’ più difficili. Tra gli aspetti che nel corso del tempo ha imparato a esplorare in terapia sicuramente uno dei più importanti è a casa e di come lo studio dell’ambiente che ci costruiamo intorno e che ci accoglie tutti i giorni sia un passo importante per capire chi siamo e le risorse che abbiamo per migliorare le nostre giornate. Anche da li può iniziare il primo passo verso la serenità

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