
Orgasmi cromatici
Io credo di appartenere ad una strana e alquanto ridotta categoria di persone che ha un rapporto con i COLORI direi “morboso”.
Passerei ore a sfogliare la palette di Farrow and Ball, osservando le sfumature dei verdi, dai più scuri e più caldi, fino a quelli con dentro del grigio, del blu.
Mi affascinano anche i ruggine, che si stemperano nei terracotta fino ai rosa cipria.
Non disdegno neppure la gamma dei gialli, dal senape allo zafferano, all’ocra.
E poi i prugna, i melanzana, i malva.
- Ph. Silvia Berbotto
- Ph. Silvia Berbotto
Quando trovo l’accostamento perfetto provo un piacere quasi fisico. L’emozione. La pelle d’oca.
È normale? Non lo so. Ma è quello che mi succede.
Scegliere i colori per una nuova casa è sempre un momento bellissimo: avere davanti una tela bianca da trasformare di volta in volta in un quadro, che sarà lo sfondo delle nostre giornate, dei nostri luoghi del cuore.
Comincerei con lo sfatare un mito: i COLORI SCURI rimpiccioliscono e non vanno bene per camere poco illuminare.
SBAGLIATO. Mi sono accorta, vedendo tante situazioni di questo tipo, che una stanza piccola e in ombra non diventerà più grande e luminosa se la dipingiamo di bianco,
Diventerà solo più triste.
Se invece usiamo un colore deciso, con l’ausilio di una studiata illuminazione artificiale, il risultato sarà una “chicca”, una piccola stanza con una grande personalità.
La superficie scura, interrotta da elementi architettonici chiari, metterà in risalto un quadro, uno specchio, un oggetto, creando un contrasto più forte e un’atmosfera più suggestiva.
È assodato: IO AMO I COLORI SCURI.
Amare i colori però non significa necessariamente amare una casa “arlecchino”, tutt’altro.
Qui entra in gioco la sensibilità di ognuno di noi nel ricercare armonia fra le tonalità che più ci piacciono. In questo caso il compito dei colori è quello di “accentare”.
Una stanza declinata nelle sfumature del grigio correrà il rischio di sembrare un ufficio se non si avrà l accortezza di spezzare con tocchi di giallo, o di arancio, dati magari anche soltanto da due cuscini di velluto, una poltroncina, una tenda.
La banalità di un ambiente tutto crema, legno e biscotto sarà scongiurata da semplici mazzi di lavanda.
Certo, se non si vuole sbagliare, usare le tonalità degli OFF WHITE è una scelta sicura. Bisogna invece prestare molta attenzione nell’uso dei colori pastello che non spaventano, ma possono invece portare a risultati disastrosi.
Un verde chiaro, troppo chiaro o troppo freddo, si trasformerà tristemente in un VERDE OSPEDALE.
Un rosa troppo rosa o un azzurro troppo celeste daranno subito un EFFETTO NURSERY.
Poi ci sono i COLORI DI MODA.
Molta attenzione ai colori di moda. L’OTTANIO, il VERDE MENTA: vanno dosati e sapientemente amalgamati con la casa, per evitare il rischio di c’entrare come i cavoli a merenda!
Il tipo di ILLUMINAZIONE, poi, è determinante perché i colori diano il meglio di sé.
Ma questa è un’altra avventura.
La prossima.
Tutte le immagini provengono dal volume Neutri perfetti di Stephanie Hoppen (Logosedizioni)
Ana Maria
Molto interesante.
Grazie Silvia.
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Chiara
Guarda x me è la stessa cosa! Farrow and ball o Ressources o un’altra casa anglosassone di cui mi sfugge il nome hanno dei colori non imitabili e che mi suscitano un’emozione dentro! E i colori scuri… io ho fatto due pareti nere nella mia cucina e le adoro!