SUPERIORE

Colorama. Il mio campionario cromatico (tutto da leggere)

Colorama. Il mio campionario cromatico (tutto da leggere)

Ho letto l’articolo di Silvia Berbotto, Orgasmi cromatici, e non ho potuto fare a meno di pensare ad un fantastico libro illustrato che resta sempre a portata di mano su un tavolino del mio soggiorno, pronto ad essere sfogliato da chi, come noi, si lascia prendere dalla fascinazione dei colori e sente i sentimenti e le emozioni che sprigionano, “lasciandosi condurre in territori inconsueti”. Allora ho scritto questo articolo e l’ho inviato ad Elisabetta, proponendole di scriverne altri che abbiano a che fare con la casa e i libri. La risposta è stata: “Simona, che meraviglia e ottima idea…facciamolo!”. Caspita, se io scrivo ad una “sconosciuta” e mi risponde subito con tale entusiasmo, non ci si può sottrarre.

Il fantastico libro si intitola Colorama. Il mio campionario cromatico dell’autrice ed illustratrice francese Marie Laure Cruschi, in arte Cruschiform, edito da Gallimard nel 2017 e poi tradotto  e pubblicato da L’ippocampo, libro vincitore del premio Andersen 2018. Un’opera che Cruschiform ha realizzato in ben quattro anni di lavoro e per la quale ringrazia, primo fra tutti, il figlio Gaston di sei anni che è stato il direttore artistico di un libro di grande scoperta e gioco per i bambini e di evocativa consapevolezza  e poesia per gli adulti. Un libro frutto di incontro e condivisione di tanti saperi differenti, che i colori avvicinano.

Si tratta di 133 tavole di colori a partire dal bianco neve per arrivare, viaggiando fra i rosa, i rossi, gli arancioni, gli ocra, i beige, i gialli, i verdi, i blu, gli azzurri, i viola, i bruni,  i neri, i grigi, sino al chiaro di luna. Ad ogni tavola di colore, che occupa un’intera pagina, nella pagina accanto si affiancano un’ illustrazione e un breve testo che l’autrice ha realizzato lasciandosi contaminare da informazioni di ogni genere: tecniche, scientifiche, storiche, artistiche, linguistiche, antropologiche, frutto di studi e ricerche appassionate che l’hanno portata lontano  per ritornare vicino ai suoi colori e alle sue emozioni. All’indice cromatico dei 133 colori  si affianca quindi un indice tematico, diviso fra mammiferi, uccelli, insetti e anfibi, molluschi e crostacei, fiori, alberi, piante e radici, frutti e verdure, dolci e delizie, abbigliamento e tessuti, vestiti tradizionali, uniformi, oggetti e utensili, mezzi di locomozione, terre, gemme e ornamenti, rocce e minerali, belle arti, fenomeni ottici, espressioni popolari, acqua in varie forme. Un incredibile viaggio cromatico nelle nostre vite e nelle vite altrui. I nomi delle tappe di questo viaggio già ci invogliano a partire: bianco pace, corteccia di betulla, fiore di sakura, rosso bacio, estate indiana, tuorlo d’uovo, verde di Parigi, azzurro Tiffany, blu tuareg, rosa messicano, pantera nera, gatto certosino, chiaro di luna. L’autrice ci dice di essere affascinata dalle pratiche di classificazione  e in questo caso si tratta di una classificazione poetica di emozioni e sentimenti, una classificazione soggettiva, biografica, non a caso Cruschiform intitola il libro Il mio campionario cromatico. Dal momento che ciascuno di noi ha un suo campionario cromatico che il tempo ha tessuto nelle vite  di ognuno è emozionante incrociarlo con i campionari altrui, così come incrociamo le nostre vite.

Questo libro mi suggerisce una semplice pratica di scrittura autobiografica: proviamo a scrivere il nostro personale campionario cromatico, certo non sarà composto da 133 colori, non importa, possono essere anche tre, e ad ogni colore abbiniamo una scrittura, breve, lunga, come verrà, una scrittura che vada a ritrovare quel colore nella nostra vita, una scrittura che racconti e descriva un episodio, un paesaggio, una persona, un oggetto, una casa, quella di oggi, quella dell’infanzia, quella che verrà e che stiamo immaginando… Tutto ha un colore.
(Se volete, condividete con noi il vostro campionario e inviatelo a info@in-sta-casa.com)

 

Mi chiamo Simona, vivo a Mandello e la mia casa si affaccia sul Lago di Lecco, sì proprio su quel ramo sulle cui sponde Renzo e Lucia sono stati promessi sposi. Sono una mamma non più giovanissima e le mie bellissime figlie abitano altre case. Da molti anni insegno letteratura italiana e storia in un Istituto tecnico e sono sempre stati tanti i libri che sono passati fra le mie mani, che ho letto, sottolineato, regalato, ricevuto, di cui ho parlato con le ragazze, gli amici, gli studenti. Anni fa ne ho scritto anche uno per raccontare la possibilità di praticare la filosofia a scuola, una possibilità in cui credo molto e che mi ha insegnato tanto.

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