
In sta casa…una veranda
Non so voi, ma io ho sempre avuto un debole per le verande o bow-window che dir si voglia. Avete presente quegli ambienti tutti vetrati addossati ad una parete delle abitazioni nel sud della Francia o della Cornovaglia, o di quelle tipiche casette rossa della Svezia che fanno corpo a sé, quasi fossero un’appendice della casa, in cui prendere il tè delle 5 o leggere un bel libro sprofondati in una soffice poltrona? Nelle mie collezioni seriali di riviste di arredamento francesi e inglesi, di cui ho gli scaffali della libreria pieni, per anni le ho ammirate languidamente, sognando di averne una e di come ci avrei passato il tempo e come me la sarei arredata.
Durante i nostri viaggi in scambio casa qua e là, soprattutto in Provenza o nel sud dell’Inghilterra, ci è capitato di vederne tante e una volta di alloggiare in una di queste proprio in homeswap!
Ricordo il bellissimo e signorile quartiere di Hampstead Heath a Londra – primo scambio casa una quindicina di anni fa – il cui bow-window era collocato in cucina, davanti al giardinetto interno del cottage e lì, ammetto, ho avuto il classico colpo di fulmine! Un amore di ambiente, molto cosy per dirlo all’inglese: una grande e luminosa cucina con al centro un bel bancone, dei magnifici fuochi Aga e un delizioso bow-window in cui era collocato il tavolo da pranzo affacciato sul verde del giardinetto. I bambini non vedevano l’ora che fosse mattina per fare colazione e aspettare divertiti i tanti scoiattoli che alloggiavano sugli alberi che, incuriositi, venivano a sbirciare dalla finestra, quasi si chiedessero chi fossero quegli intrusi sconosciuti…
Ebbene, qualche anno dopo, quando ne abbiamo avuto la possibilità e ottenuto il permesso di ampliamento della metratura di casa, io e mio marito non abbiamo avuto alcun dubbio sulla scelta – coraggiosa devo ammetterlo – di fare una grande e luminosa veranda, decidendo di invertire gli ambienti cucina/salone per prediligere la luce e la vista sul giardino per quello che sarebbe diventato il cuore della casa e cioè la cucina e posizionando la sala in quella che fino ad allora era stata la cucina – più piccola e buia.
Il mio sogno, infatti, era di disporre di una grande e unica zona giorno comunicante con la veranda e che affacciasse sul verde del giardino, in modo da godere della vista e avere il controllo dei miei tre bambini quando giocavano fuori.
Il disegno l’abbiamo fatto da noi, ispirandoci alle verande provenzali in ferro e vetro che avevamo potuto goderci in un piccolo hotel del Lubéron, e poi abbiamo chiesto un preventivo ad un’azienda leader nella realizzazione di verande, qui in collina. Aiuto! Il prezzo superava di migliaia di euro il nostro budget… e così ci siamo tenuti il catalogo dopo averli congedati con un classico “vi faremo sapere”! Siamo andati avanti nelle ricerche per un po’, fino a quando un piccolo fabbro di paese ha accettato di realizzarcela su nostro disegno ad un prezzo che corrispondeva ad 1/5 di quello precedente! Il sogno si realizzava.
Da una decina d’anni ci godiamo la nostra sognata veranda ad ogni stagione: d’estate ombreggiata da due enormi tigli – mai l’avremmo pensata se non sotto i due grandi alberi già preesistenti – in autunno con il tetto –anch’esso in vetro – letteralmente coperto dalle foglie colorate di giallo e arancione, d’inverno sotto il ticchettìo della pioggia o una coltre di neve bianca, cosa che procura un’atmosfera magica all’ambiente. Lì sotto facciamo di tutto: ceniamo, leggiamo, i ragazzi studiano, riceviamo gli amici e, ultimamente è diventato l’angolo lavoro in smart working, da cui di tanto in tanto alzo lo sguardo per prendere una boccata di…verde!
Se avete la possibilità di ampliare anche di poco la cubatura di casa, osate la scelta della veranda; nei paesi nordici, per catturare più luce possibile nei mesi invernali, moltissime case ce l’hanno, magari scaldata con una stufa a legna per godersela anche nella stagione più rigida. Vi assicuro che sarà lo spazio più conteso della casa! E ce ne sono di tantissimi tipi e forme, per tutte le tasche.
E per voi, qual è l’angolo di casa che più vi accoglie e nel quale vi sentite bene?